Quando ho chiesto a Enrico di raccontarmi di uno dei suoi viaggi recenti, magari della volta in cui e’ stato in Giappone o in Russia, lui non ha avuto dubbi su quale scegliere. Enrico ha visitato la Russia per la prima volta quando era solo uno studente e, qualche anno dopo, nel 2014, ha deciso di trasferirsi li’ per qualche mese.

“Per quanto il Giappone sia bello, la Russia e soprattutto Mosca hanno tutto un altro valore per me, più intimo per un sacco di motivi. Aver vissuto lì per qualche mese me l’ha fatta amare anche di più rispetto a una già importante impressione avuta da turista/studente qualche anno prima.

Nel corso degli anni l’ho vista cambiare, diventare una metropoli occidentale, lontana dall’anima sovietica che comunque cerca di resistere sotto pelle. Ecco, questa è la sensazione che mi trasmette la Piazza Rossa che ricordo aver visto per la prima volta all’alba, deserta.

Le mura del Cremlino e San Basilio, per quanto meta turistica per eccellenza, mantengono secondo me quell’anima antica della Russia, tra il sovietico e il sacro ortodosso, due valori che il popolo ha interiorizzato per la sua storia e che tramandano una tradizione e un senso di appartenenza popolari trasmessi tramite quella imponenza, quella forza muscolare, quella suggestione che da sempre la Russia ha cercato di vantare come orgoglio e che rivive nella piazza.”

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